Lombardia. Un giorno a Sabbioneta, la Città Ideale
ilUn giorno a Sabbioneta, alla scoperta della Città Ideale di Vespasiano Gonzaga. Un borgo Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, a due passi da Mantova
In occasione del nostro weekend a Mantova abbiamo deciso di trascorrere un pomeriggio a Sabbioneta, una minuscola cittadina a pochi chilometri di distanza, anch’essa Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Per apprezzarla al meglio credo possa essere utile affidarsi a delle guide professioniste capaci di trasmettere a chi la visita la storia e l’idea che stanno dietro l’origine di questa città; Sabbioneta è Bandiera Arancione del Touring Club quindi un consiglio è di approfittare delle giornate dedicate in cui vengono offerte visite gratuite.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
Informazioni pratiche su Sabbioneta
Sabbioneta è piccolissima e si visita in un pomeriggio; chi ha tempo può trascorrervi una giornata e fare una passeggiata lungo le mura che la circondano.
I luoghi di interesse sono concentrati in uno spazio molto ridotto quindi si fa tutto a piedi.
La Mantova Card dà accesso a tutti i monumenti al prezzo di 20€; può valere la pena acquistarla solo se si visita tutto ciò che la città ha da offrire altrimenti conviene il biglietto cumulativo dei musei di Sabbioneta (12€) che comprende Palazzo Giardino, Galleria degli Antichi, Teatro all’Antica, Palazzo Ducale e la Sinagoga.
Se invece si ha occasione di utilizzarla anche a Mantova è decisamente conveniente.
Itinerario a piedi a Sabbioneta
Sabbioneta, fondata tra il 1554 e il 1591 da Vespasiano Gonzaga ed edificata interamente secondo le sue esigenze e desideri, è nota come la Città Ideale, un concetto utopico e molto affascinante che sin dai tempi di Platone ispira alcuni progetti architettonici e urbanistici anche se concretamente mai realizzati.
Vespasiano Gonzaga ci ha provato ma il suo dominio è stato forse troppo breve per riuscirci; riuscì però a renderla una città prospera, all’altezza dei più grandi ducati di Mantova e Milano.
Dall’esterno Sabbioneta appare come una vera fortezza, interamente circondata da un’imponente cinta muraria ben conservata.
Superate le mura si accede alla Piazza Ducale su cui si affacciano le principali attrazioni cittadine.
In essa si trovano i luoghi del potere temporale e spirituale: il Palazzo Ducale, sede del Principe e Duca, e la Chiesa di Santa Maria Annunziata.
Entriamo subito in chiesa ed è una vera scoperta: la facciata esterna, molto semplice e lineare, mossa dall’alternanza di lastre in marmo bianco e rosa, non lascia intuire la ricchezza delle decorazioni interne.
La navata, interamente affrescata e intervallata da 12 colonne che rappresentano gli apostoli, ci conduce all’altare alla destra del quale si trova la splendida cappella del Santissimo Sacramento.
La volta della cappella, opera del Bibiena, si caratterizza per la presenza di due calotte, una interna in cotto traforato e una esterna dipinta come un cielo azzurro. L’effetto, stupefacente, è di una magnifica vista sul paradiso.
Visitiamo poi il Palazzo Ducale di dimensioni inferiori rispetto a quello mantovano e ormai completamente spoglio e privo di ogni arredo.
A testimonianza dell’antico sfarzo rimangono gli splendidi affreschi e i soffitti in legno magnificamente intagliati.
La visita richiede circa mezz’ora.
Alle spalle del Palazzo vale una visita la Chiesa della Beata Vergine Incoronata, che si caratterizza per la sua pianta ottagonale e per il monumento funebre a Vespasiano Gonzaga; inoltre nel 1988 alcuni lavori alla pavimentazione portarono alla luce la cripta contente i resti del corpo del Duca che riposa nel sua amata città.
Ciò che più mi ha colpito è il Teatro all’Antica, in via del Teatro Olimpico, a pochi passi dal Palazzo Ducale.
Il teatro, opera dell’architetto Scamozzi, erede e “concorrente” del Palladio, riprende nel suo impianto il teatro Olimpico di Vicenza.
La sala è divisa in due zone: il palco rialzato, su cui è stata ricostruita l’antica scena fissa disegnata dallo Scamozzi che rappresenta la stessa Sabbioneta, e la cavea semicircolare.
La loggia è la parte più sorprendente, costituita da un colonnato sormontato da statue che rappresentano gli dei dell’Olimpo; la parete di fondo è affrescata con finte nicchie al cui interno sono rappresentati gli imperatori romani e sopra di essi è dipinta una loggia da cui si affacciano dame e cavalieri dell’epoca che assistono agli spettacoli.
Purtroppo questi splendidi affreschi li abbiamo visti da lontano, perchè non è permesso salire ma siamo rimasti comunque entusiasti.
Ultima tappa del nostro giro a Sabbioneta è Palazzo Giardino.
La facciata del palazzo è molto semplice e completamente intonacata di bianco mentre l’interno è un susseguirsi di sale affrescate; dopo aver già visto i due Palazzi Ducali e Palazzo Te devo ammettere che siamo passati da una sala all’altra un po’ velocemente.
La Galleria, detta il “Corridor grande”, costituisce l’ultima parte accessibile e custodiva le collezioni di marmi del duca Vespasiano, oggi trasferite a Mantova.
Decidiamo di concludere il nostro weekend anche se a Sabbioneta avremmo potuto visitare ancora altri palazzi e monumenti ma, complice il vento freddo e una sottile pioggerella che inizia a cadere, rinunciamo e partiamo alla volta di Milano.
Chiara
Inserito il 12:12h, 29 AgostoA Sabbioneta non sono ancora andata ma è sulla mia lista da un po’ di tempo! 🙂
Federica
Inserito il 08:23h, 01 SettembreCiao Chiara! È piccolina ma molto carina; vale la pena visitarla magari abbinandola a Mantova che è a due passi.
Brigida
Inserito il 14:50h, 05 DicembreMolto utili le tue indicazioni. Noi siamo arrivati in tarda mattinata di domenica. È bene sottolineare che a ora di pranzo chiude tutto fino alle 14,30, compreso l’info point
Federica
Inserito il 12:42h, 13 DicembreCiao Brigida! Ma dai? Pensa che io, invece, avevo proprio pranzato a Sabbioneta di domenica. Non che ci fosse una gran vita, in effetti, quindi probabilmente ora tengono chiuso. Comunque grazie mille per questa tua indicazione: sarà sicuramente molti utile a chi deciderà di visitare questa bella cittadina