Itinerario tra i borghi dell’entroterra ligure
ilUn itinerario tra i borghi dell’entroterra ligure, un viaggio alla scoperta di luoghi immersi nella quiete, in cui si respira un’aria antica
In questo lungo ponte del 25 aprile speravo in un primo assaggio di mare in Liguria: non dico fare il bagno e giocare a racchettoni ma almeno un pisolo su una comoda sdraio in pantaloncini e maglietta sì.
E invece costume e pareo non sono nemmeno usciti dalla valigia mentre l’unico golf di lana che mi ero portata è stata la mia mise per tutti e quattro i giorni.
Passato il primo momento di delusione mi sono resa conto che poteva essere l’occasione giusta per avventurami alla scoperta dei borghi dell’entroterra ligure, una zona forse un po’ trascurata rispetto al mare e alle spiagge della Liguria.
Ecco quindi un itinerario tra i borghi dell’entroterra ligure dedicato a tutti coloro che soffrono come me della patologia “Possibile che nel weekend faccia sempre brutto tempo” spesso correlata a quella del “Non ci sono più le mezze stagioni”.
La mia località di partenza è stata Andora e il percorso si è articolato su due giorni, toccando i borghi della riviera di ponente a breve distanza da qui, tutti nella provincia di Savona, a parte Villa Grock, a Imperia.
Nei futuri weekend di maltempo mi spingerò anche più lontana!
Ecco cosa troverai in questo articolo:
CASTELBIANCO
Castelbianco è un piccolo comune a soli 18 km da Albenga, costituito da 5 frazioni – Colletta, Veravo Oresine, Vesallo e Teccio – che si distribuiscono su una strada circolare immersa nella verdissima valle Pennavaira.
Colletta è la frazione più pittoresca e con una storia particolare.
La frazione fu infatti distrutta verso la fine dell’800 da un terremoto che portò all’abbandono delle sue splendide abitazioni risalenti al medioevo. Negli anni ‘80 fu avviato un processo di riqualificazione che diede nuova vita a questo incantevole borgo ligure, restituendolo alla popolazione.
Attualmente è sede di un albergo diffuso che comprende anche altre strutture nelle vicine frazioni.
In questi giorni sembrava disabitato, forse in estate è più vivace, ma anche così desolato offre degli scorci suggestivi.
Passeggiando per le strette e ripide stradine in ciottolato si incontrano abitazioni in pietra perfettamente ristrutturate nel rispetto della fisionomia originale le cui porte e persiane colorate spiccano sul grigio della pietra. Fa da cornice la verde e rigogliosa vallata circostante.
Se capitate in questa zona all’ora di pranzo vi consiglio una sosta al ristorante Scola, di cui trovate maggiori dettagli nell’articolo dedicato.
Tempo di visita consigliato: 3 ore, visitando anche le altre frazioni e fermandovi per qualche scatto.
ZUCCARELLO
La statua in bronzo di Ilaria Del Carretto, conosciuta per il suo monumento tombale nel Duomo di Lucca realizzato da Jacopo Della Quercia, accoglie i visitatori all’ingresso di questo piccolo borgo dell’entroterra ligure.
Varcato l’arco di accesso alla città, la strada principale, su cui si affacciano gli antichi porticati sostenuti da pilastri di diverse forme in parte ricostruiti, conduce fino all’altra estremità del paese.
Il torrente Neva, attraversato da un bel ponte romanico, lambisce le mura esterne della cittadina.
I resti del castello dei Marchesi Del Carretto dominano sul borgo; sulla strada principale è indicato un percorso a piedi per raggiungerlo, mentre fuori dal borgo c’è un percorso che pensavamo accessibile in auto ma che invece è percorribile solo a piedi o in mountain bike.
Tempo di visita consigliato: 3 ore arrivando a piedi fino al castello
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CASTELVECCHIO DI ROCCA BARBENA
A pochi km da Zuccarello sorge Castelvecchio, un borgo di grande atmosfera le cui antiche case in pietra si abbarbicano sul monte ai piedi del castello, in cui il tempo sembra essersi fermato.
Passeggiando per le strette viuzze, talvolta tanto basse da richiedere ai più alti di piegarsi per non picchiare la testa, si sentono i rumori e le voci degli abitanti che chiudono le porte delle proprie case al passaggio degli avventori.
Imboccando la via Al Castello si raggiunge appunto il castello che purtroppo abbiamo trovato chiuso. Scendendo invece fino alla chiesa cittadina si gode di una vista molto suggestiva sul paese arroccato e sulla vallata sottostante.
Nel mio itinerario tra i borghi dell’entroterra ligure Castelvecchio è quello che mi ha più colpita: non perdetevelo!
Tempo di visita consigliato: 1 ora
LE GROTTE DI TOIRANO
Toirano è un altro borgo di origine medievale che ospita un museo Etnografico che documenta la vita contadina che ha caratterizzato la civiltà e l’economia della zona. A rendere celebre questo paese sono le sue incredibili grotte.
In estate e nei ponti come questo sono prese d’assalto dai turisti ma se avete occasione di passare in zona in momenti più tranquilli non perdetevi la visita.
Dopo aver acquistato il biglietto un facile sentiero in mezzo alla natura lussureggiante conduce all’ingresso delle grotte.
La visita inizia alla Grotta della Basùra, seguendo un percorso che si snoda tra stalattiti e stalagmiti dalle forme più disparate e formazioni calcaree che vi sorprenderanno per la varietà dei colori che vanno dal bianco al rosso.
Sono visibili anche tracce umane e animali, di orsi, che qui hanno trovato rifugio in epoca preistorica. Si prosegue poi nella Grotta di Santa Luca Inferiore, in cui ci sono magnifiche concrezioni in aragonite che ricordano i coralli marini.
La visita guidata dura circa 70 minuti e il prezzo è di 12€ a persona. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale delle Grotte di Toirano.
Il nostro gruppo era molto numeroso e all’interno si procede praticamente in fila indiana e questo rende difficile seguire le spiegazioni della guida. È altrettanto difficile soffermarsi a guardare o fotografare i particolari perché una seconda guida chiude la fila spegnendo le luci della parte già percorsa. Nel complesso però le grotte sono una vera meraviglia della natura quindi vale a pena sopportare questi limiti.
Tempo di visita consigliato: 2 ore
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VILLA GROCK
Il nostro itinerario tra i borghi dell’entroterra ligure termina nella città di Imperia, con la visita di Villa Grock, l’eccentrica e affascinante dimora di Adrien Charles Wettach, in arte “Grock”, un noto clown e artista scomparso nel 1959.
La villa si trova in via Fanny Roncati Carli, una zona in cui parcheggiare è un’impresa veramente ardua e proprio a causa di tale difficoltà sono riuscita a visitare di sfuggita solo il parco esterno della villa.
Si percepisce immediatamente l’estro e l’ecletticità dell’artista che ha partecipato direttamente al progetto della sua dimora affinché riflettesse il più possibile la sua stravagante personalità.
Numerosi i richiami allo stile circense: dai lampioni con lampadine sferiche a mo’ di palline, ai vetri colorati delle finestre fino alle incisioni e agli stemmi sulle pareti che riportano il volto del clown.
Sorprendente il parco, in cui sono delineati sentieri e viottoli che conducono all’orangerie e al laghetto attraversato da un ponticello in stile orientaleggiante.
La villa è oggi di proprietà della Provincia di Imperia che, nonostante il restauro, riesce a stento a provvedere alla sua manutenzione. È proprio del 26 aprile la notizia di un imminente progetto “di restauro dell’illuminazione storica e scenografica degli ambienti del parco di Villa Grock, piantumazione del verde e manutenzione”. Speriamo che i lavori riescano a riportare il parco all’originario splendore.
All’interno della villa ha sede il museo del clown, una mostra forse più adatta ai bambini che agli adulti ma a cui mi sarebbe piaciuto assistere. Il prezzo è di 5,5€ a persona e gli orari di apertura della villa sono molto ridotti: solo i lunedì dalle 15.00 alle 18.00.
Il mio “ponte” si conclude così.
E voi dove siete stati? Raccontatemelo lasciando un commento.
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