Isole Lofoten: cosa sapere per organizzare il viaggio
ilCome organizzare un viaggio alle Lofoten: come arrivare, come muoversi, quando andare, quanto stare, come vestirsi, dove soggiornare. Tutte le informazioni utili per pianificare il vostro viaggio!
A nord del circolo polare artico, lambito delle fredde acque del Mare di Norvegia si trova l’arcipelago delle Lofoten, un gruzzolo di piccole isole in cui la natura ha fatto una delle sue incredibili magie.
A lungo ho sentito il loro nome. Ne immaginavo le aspre montagne che spuntano dal mare, i villaggi pescatori, la neve, le onde fragorose sulle scogliere. Immaginavo l’odore del mare, delle alghe e del pesce trasportati dal vento.
Immaginavo; ma non credevo davvero di andarci. Erano più che altro un sogno, un paradiso freddo e lontano.
Poi è scattato qualcosa dentro di me e improvvisamente ho deciso di trasformare questo sogno in realtà.
All’inizio non è stato facile: guardare la cartina e leggere quei nomi astrusi che faticavo a tenere in mente, decidere quando andare, quanto fermarmi, come vestirmi, come raggiungerle… Tante domande a cui non sapevo rispondere, ma giorno dopo giorno, tutto diventava più chiaro e familiare nella mia mente e all’improvviso ecco lì il mio viaggio, tutto bello organizzato su un foglio excel scritto fitto fitto.
Ho creato un itinerario che mi ha permesso di avere un assaggio di queste incredibili isole e tutte le domande che avevo in mente hanno trovato risposta.
Ecco, in questo articolo ho messo per iscritto le risposte che io stessa cercavo mentre organizzavo il mio viaggio alle Lofoten e spero che leggerlo possa in qualche modo aiutarvi a fare lo stesso.
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Ecco cosa troverai in questo articolo:
Come raggiungere le Lofoten?
In aereo
Per raggiungere Lofoten dovrete affrontare un viaggio lungo e con diversi scali perché purtroppo non esistono voli diretti dall’Italia.
Le compagnie più “dirette” sono Scandinavian Airlines (SAS) e Norwegian (la low cost norvegese), che comunque fanno scalo a Oslo e a Bodø.
Da qui dovrete prendere un volo con Widerøe, l’unica compagnia che vola verso le Lofoten e all’interno delle isole.
Gli aeroporti di destinazione sono tre: Svolvær, il principale a nord delle isole, Leknes, al centro, e Røst, l’isola più a sud.
Il volo che collega Bodø a questi tre aeroporti è molto veloce e dura 25 minuti, di contro è quasi la più cara del viaggio: i prezzi si aggirano intorno ai 120€ A TRATTA con bagaglio.
In traghetto
L’alternativa più economica è il traghetto. Da Bodø potrete raggiungere le Lofoten sbarcando nei porti di Moskenes, al centro delle isole, o a Væroy e Røst, le due isole più meridionali e non collegate via terra.
Il prezzo dei biglietti è sicuramente molto invitante (200 NOK), ma considerate che ci impiegherete minino 3 ore e mezza.
Per verificare orari e tariffe consultate il sito Torghatten-nord.
Un’altra opzione è prendere l’Hurtigruten, il Postale dei fiordi, che naviga lungo l’intera costa norvegese e attracca al porto di Svolvær. Può essere una soluzione interessante nel caso proveniate da Bergen o da Tromsø e sarebbe come fare un viaggio nel viaggio!
Documenti necessari per un viaggio alle Lofoten
La Norvegia, pur non essendo parte dell’Unione Europea, aderisce all’accordo di Schengen, quindi i cittadini italiani possono recarsi alle Lofoten con la carta d’identità valida per l’espatrio. Io, per sicurezza, viaggio sempre anche con il passaporto, ma non l’ho mai usato.
Nessun problema anche per quanto riguarda la guida: la patente di guida italiana in corso di validità è sufficiente per poter guidare alle Lofoten, ma per noleggiare l’auto vi servirà anche la carta di credito.
Come spostarsi alle Lofoten
Noleggiare un auto
L’arcipelago delle Lofoten è composto da sette isole principali, cinque delle quali comodamente collegate da scenografici ponti e tunnel e dalla E10, la strada che, partendo dalla Svezia, attraversa tutte le isole.
Il miglior modo per visitarle è quindi l’auto, che potrete facilmente noleggiare presso l’agenzia di noleggio che preferite, ritirandole in aeroporto.
Io ho scelto Hertz, ma sono presenti le principali compagnie.
Guidare alle Lofoten
Guidare alle Lofoten è abbastanza semplice, anche durante la stagione invernale. Le strade sono un po’ strette, ma sono in ottime condizioni. Il problema qui sono la neve e il ghiaccio e in questo vi aiuteranno le gomme chiodate di cui sono dotate praticamente tutte le auto.
Il traffico nel periodo di bassa stagione è praticamente nullo, mentre nei mesi estivi ci hanno detto essere decisamente maggiore: fate quindi attenzione ai sorpassi e mantenete sempre le distanze di sicurezza. Insomma, se avete il tipico stile di guida italiano, qui dovrete moderarlo!
Per quanto riguarda la scelta dell’auto noi abbiamo preferito una vettura 4X4: non è strettamente necessario, ma in inverno rifarei la stessa scelta. In estate potrete tranquillamente optare per un’auto più piccola risparmiando parecchio sul costo di noleggio.
Infine, parliamo di carburante. Al momento del mio viaggio il prezzo della benzina si aggirava intorno ai 2€ al litro, un po’ meno che in Italia, ma sappiamo bene che la situazione di marzo 2021 è stata decisamente particolare!
Esiste anche una linea di autobus, che cito solo per completezza perché non mi sento di consigliare questa modalità essendoci poche corse, soprattutto in inverno. Trovate tariffe e orari sul sito Reis Nordland.
Per raggiungere le isole non collegate via terra come Væeroy e Røst dovrete, invece, prendere i traghetti che partono dal porto di Moskenes.
Quando andare alle Lofoten?
La scelta del periodo o della stagione influirà moltissimo su come dovrete organizzare il vostro viaggio alle Lofoten quindi valutate con attenzione i pro e contro.
L’estate e il sole di mezzanotte
I mesi estivi, da maggio a settembre, sono i più gettonati per andare alle Lofoten. Potremmo definirlo il periodo migliore e per svariate ragioni. Le temperature sono più miti, le giornate sono lunghissime, potrete godervi anche il sole di mezzanotte (tra giugno e luglio), fare escursioni quando la natura è al suo meglio e persino fare vita da spiaggia (sempre considerando che siamo al circolo polare artico).
Tutto perfetto, se non fosse per l’intenso afflusso di turisti che rende tutto meno “wild” e autentico, ma parecchio più costoso. In particolare sappiate che luglio è il mese più full perché corrisponde anche alle loro vacanze, mentre agosto lo è per noi sud europei.
L’inverno e l’aurora boreale
Per evitare le folle io ho preferito organizzare il mio primo viaggio alle Lofoten a marzo, durante la bassa stagione. Quasi tutti mi hanno dato della matta e, invece, mai scelta fu più azzeccata.
Le ore di luce sono già molte, più o meno come da noi; le temperature sono basse, ma intorno agli 0°, quindi sopportabilissime; avrete la possibilità di vedere e sentire con il vostro naso lo skrei (il merluzzo) appeso ad essiccare.
Dulcis in fundo: c’è pochissima gente. La quasi totale assenza di turisti ci ha permesso di scoprire il vero volto di queste isole, il loro ritmo autentico e la potenza della natura che in questi mesi ha il sopravvento su ogni cosa.
A ciò si aggiunge un altro elemento di grande interesse naturalistico: le aurore boreali tipiche dei mesi di febbraio e marzo. Ok, io non le ho viste perché ho beccato una settimana di tempo pessimo e cielo sempre coperto, ma normalmente ci sono!
Eviterei, invece, i mesi tra novembre e gennaio, caratterizzati da temperature rigide, maltempo e dalla lunghissima notte artica. In realtà dev’essere una condizione affascinante, però anche la più difficile da vivere.
Quindi, qual è il periodo migliore per andare alle Lofoten?
Io direi entrambi. Al momento conosco queste isole sono in veste invernale, ma sogno di tornarci in estate perché sono convinta che a stento le riconoscerei!
Quanti giorni stare alle Lofoten?
L’arcipelago delle Lofoten è relativamente piccolo, ma le cose da fare e vedere sono davvero moltissime!
In linea di massima io vi suggerirei di dedicargli almeno 7 giorni pieni, viaggio escluso. Credo, però, sia utile decidere anche in base alla stagione in cui ci andrete.
In inverno
Io ci sono stata 4 giorni pieni in inverno (a marzo, che può ancora essere considerato inverno): per i miei standard pochissimi giorni, ma sufficienti a visitare i luoghi più noti e imperdibili delle Lofoten. In questa stagione il viaggio si traduce principalmente in uno spostamento da un posto all’altro perché il clima non consente di fare molte escursioni, passeggiate e picnic all’aria aperta, quindi i tempi si accorciano decisamente.
In estate
In estate, invece, 7 giorni sono il minimo per poter vivere al meglio queste splendide isole: fate qualche trekking super-panoramico, godetevi il mare andando in kayak o semplicemente trascorrendo qualche ora di relax sulle spiagge caraibiche, fate un giro in barca tra i fiordi, visitate i musei dove potrete comprendere un po’ della storia di queste isole e prendetevi del tempo anche solo per stare seduti su una panchina a godervi il panorama.
Un’altra cosa che vi suggerisco di fare è di visitare anche Røst e Væroy, le due isole più a sud dell’arcipelago, raggiungibili solo via mare: raramente vengono inserite in un itinerario alle Lofoten proprio per ragioni di tempo, ma è un grande peccato (io stessa non sono riuscita ad andarci ed è un mio grande rimpianto).
Ciò detto, solitamente le Lofoten vengono inserite in itinerari più lunghi che comprendono anche Trømso e Capo Nord e in questo caso gli si dedica solo due o tre giorni: per me è un vero sacrilegio perché così si vedono solo i luoghi più “famosi”, ma ovviamente sono scelte.
Dove soggiornare alle Lofoten
Alle Lofoten le strutture ricettive non sono ancora moltissime (fortunatamente), ma l’offerta è già abbastanza varia.
Ci sono hotel di buon livello (anche se non di lusso), accoglienti guesthouse, ostelli e appartamenti, alcuni dei quali davvero spettacolari!
Per vivere appieno la magia delle Lofoten vi suggerisco, però, di scegliere i rorbuer, i cottage un tempo utilizzati dai pescatori durante la stagione della pesca.
I rorbuer nascono come “case condivise”, alloggi estremamente semplici e spartani, in cui si dormiva ammassati, si mangiava accanto agli attrezzi della pesca e ai pesci in essiccazione. Direi un incubo!
Oggi, però, queste piccole casette affacciate sull’acqua sono state completamente ristrutturate, dotate di un buon livello di comfort e arredate nel tipico stile nordico. Aggiungeteci la vista mare mozzafiato ed ecco che l’incubo si trasforma in un sogno!
Ormai si trovano in qualsiasi zona delle isole, quindi almeno una volta provate questa esperienza! Di seguito vi indico alcuni dei miei preferiti.
- Hattvika Lodge
Rorbuer moderni e tradizionali a Ballstad, posizione perfetta per visitare il sud delle isole. - Nusfjord Arctic Resort
Una soluzione tradizionale e al contempo lussuosa nella pittoresca Nusfjord. - Eliassen Rorbuer
I rorbuer più fotografati delle Lofoten, nell’isoletta di Hamnøy, vicini a Reine. Sono stati la mia scelta. - Reine Rorbuer
Rorbuer tradizionali affacciati sul porto della bella Reine. - Henningsvær Rorbuer
Cottage in stile tradizionale nel villaggio più affascinante delle Lofoten: Henningsvær. - Lofoten Links Lodges
Ubicati sull’isola di Gimsøy, in un contesto molto appartato, sono perfetti soprattutto nel periodo delle aurore. - Svinøya Rorbuer
Affascinanti rorbuer e case d’epoca sull’isoletta di fronte a Svolvær. Anche questi sono stati la mia scelta.
Come vestirsi alle Lofoten in inverno?
Cosa devo mettere in valigia? Rischierò di congelare? Mi prenderò un accidente mentre sono in viaggio? Mi bagnerò? Questa giacca sarà abbastanza pesante? Eh sì: organizzare un viaggio alle Lofoten implica anche organizzare con grande attenzione la propria valigia!
Comunque non preoccupatevi troppo perché il clima alle Lofoten in inverno non è rigido come si può immaginare.
Io lo paragonerei a un clima d’alta montagna ed è esattamente così che mi sono vestita. Tutto l’abbigliamento tecnico che avevo comprato per ciaspolare in montagna l’ho messo in valigia e mi sono trovata benissimo. E la stesse identiche cose le ho usate la settimana successiva in Islanda dove faceva ancora più freddo.
Serve vestirsi in modo adeguato ma, a meno che non viviate ai tropici, sono sicura che molte cose siano già nei vostri armadi.
Il vero problema è la variabilità del meteo: qui pioggia, neve, grandine e sole si alternano mediamente ogni 6 minuti. E se sopra la vostra testa splende il sole, molto probabilmente, 200 metri più in là, starà nevicando.
E giuro che non sto esagerando e le foto che ho scattato lo dimostrano: le luci sono sempre diverse perché nel tempo di 10 scatti le condizioni climatiche cambiavano drasticamente. In sintesi, dovrete essere preparati ad affrontare tutti i climi!
Qui c’è una sola costante: il vento gelido e da questo bisogna seriamente proteggersi!
Cosa mettere in valigia per andare alle Lofoten
In base alla mia esperienza vi elenco esattamente tutti i capi che io e Marco abbiamo messo in valigia. Alcuni sono cari, ma credetemi, valgono i soldi spesi. Sono tutti sottili e leggeri, non ingombrano nei movimenti, vi proteggeranno dagli agenti atmosferici e potrete sfruttarli anche per un normale weekend in montagna.
- maglia termica a maniche lunghe
- calzamaglia termica
- pile, attenzione a non prenderli troppo spessi e ingombranti perché con sopra altre giacche sono scomodi
- pantaloni da sci o da trekking invernale. I primi sono un po’ più ingombranti, ma solitamente tengono più caldo, sono più impermeabili e hanno anche le ghette integrate
- calze pesanti in tessuto tecnico che scaldino senza far sudare il piede
- scarponcini da trekking (io ho usato quelli estivi, mentre Marco ne ha un paio specifico per l’inverno, più impermeabili e caldi)
- ghette in caso di neve alta o ciaspolate
- giacca tecnica calda, abbastanza impermeabile e soprattutto sottilissima
- sopragiacca impermeabile, in caso di forte pioggia questa è del tutto impermeabile.
- scaldacollo e cappello in lana con pile all’interno
- Buff per proteggersi dal vento
- guanti pesanti, tipo da sci: sono scomodi, ma i guanti normali sono praticamente inutili e si bagnano subito con la pioggia
- maschera per gli occhi noi non l’avevamo e so che è un po’ ridicolo andarci in giro, ma la grandine qui è molto frequente e rende impossibile tenere gli occhi aperti.
Quando costa un viaggio alle Lofoten?
La risposta credo la sappiate già: purtroppo i paesi nordici sono tanto belli quanto costosi e la Norvegia non fa eccezione. Proverò a suddividerli in categorie.
Voli aerei
Le voci di costo che più incideranno sul vostro budget sono voli e hotel. Sui primi si può risparmiare prenotando con largo anticipo e nel complesso le cifre non sono così folli: con un pizzico di fortuna un volo A/R per Bodø o Narvik potrà costarvi sui 300€; ovviamente la cifra cambia radicalmente non appena si aggiunge qualche “optional”.
Hotel
Per quanto riguarda gli hotel c’è poco da fare: sono cari, senza nemmeno offrire grandi lussi. Si può risparmiare scegliendo soluzioni condivise e magari meno suggestive (o instagrammabili), ma scegliendo strutture di medio/alto livello difficilmente riuscirete a spendere meno di 200€ a notte per camera. In inverno tra l’altro non sempre viene servita la colazione e comunque è un servizio a parte: per darvi un’idea, agli Svinøya Rorbuer costa 200 NOK a persona (circa 20€).
Mangiare
Il cibo è un altro tasto dolente e forse il più dolente!
Considerate che al ristorante un secondo piatto, il main course per intenderci, costa tra i 30€ e i 40€. Aggiungeteci un antipastino, un espresso e magari un dolce e in un attimo vi ritroverete a spendere 70€ a testa.
Se poi voleste accompagnare i vostri piatti con una bottiglia di vino preparatevi a un ulteriore salasso: il vino è carissimo e la bottiglia più scarsa – quella che in Italia paghereste 3€ al supermercato – qui costerà minimo 40€. Noi abbiamo sempre optato per la birra per una questione di principio (tra l’altro ne hanno di buonissime).
Un po’ meno costose sono le caffetterie/bar in cui troverete proposte più “veloci” tipo panini, insalate e dolci golosissimi. Qui potrete saziarvi spendendo tra i 20€ e i 30€. Sono ottime soluzioni per il pranzo.
Per chi ama viaggiare low cost la soluzione è cucinare a casa: a meno di non soggiornare in un classico hotel, la gran parte delle strutture offre camere dotate di cucina, alcuni microscopiche altri spaziali, ma comunque sufficienti per farsi due spaghetti.
Attività ed esperienze
Alle Lofoten potrete fare una miriade di esperienze meravigliose ed emozionanti: trekking, ciaspolate, cavalcate, kayak, slitte trainate dai cani, crociere in nave o safari in gommone e mille altre cose che ricorderete per sempre, anche per il costo.
Un safari in gommone? 95€ a persona. Un battuta di pesca con i locals? 90€. Esplorare i fiordi in kayak? 80€. Un’ora e mezza a cavallo? 90€. I cani da slitta? 120€.
Ne vale la pena? Assolutamente sì e avrei fatto ciascuna di queste esperienze.
Ricordatevi, però, che alle Lofoten non serve spendere per emozionarsi: vi basterà guardarvi intorno, riempirvi gli occhi della loro bellezza, farvi (letteralmente) trasportare dal vento, osservare le onde… Tutto questo è gratis; ed è bellissimo.
Come pagare alle Lofoten?
Essendo in Norvegia dovrete dimenticare l’euro e abituarvi a ragionare in Corone Norvegesi, o NOK.
Nulla di complicato grazie alle numerose app di conversione valuta, il problema è capire come cambiare i nostri eurini senza incappare nelle clamorose fregature dei cambi valuta.
Beh, vi do una grande notizia: qui non vi servirà cambiare i soldi perché la moneta sonante è praticamente inesistente e si paga tutto con carta di credito e bancomat.
E quando dico tutto, intendo proprio tutto e ovunque. Volete un caffè nel luogo più sperduto delle isole? Strisciate la carta e sarà vostro
Non c’è minimo di spesa o angolo remoto in cui il POS non funzioni. Le Lofoten sono un vero paradiso, anche in questo senso.
Cosa si mangia alle Lofoten
Come è facile intuire il mare è la principale fonte di sostentamento delle Lofoten, sia a livello economico che culinario, e i prodotti ittici sono alla base della loro tradizione culinaria.
Sovrano indiscusso qui è il Merluzzo artico norvegese, (Skrei in norvegese e Arctic Cod in inglese), un particolare tipo di merluzzo che si spinge fin nei mari del nord, nelle gelide acque del mare di Barents, per poi tornare lungo la costa settentrionale della Norvegia, sua zona di riproduzione.
Lo Skrei viene poi trattato in modi differenti dando origine a prodotti diversi tra loro: il merluzzo salato è il baccalà, quello essiccato è lo Stoccafisso (Torrfisk o Stockfish) oppure semplicemente cucinato fresco.
Nei ristoranti delle Lofoten potrete assaggiare tutte queste varietà e i piatti preparati sono davvero appetitosi. E ricordatevi che del merluzzo non si butta via niente, comprese le lingue (che però non ho trovato) e il fegato e le uova da cui si ricava il mølje, una specie di patè dal sapore deciso, ma al contempo delicato.
E poi ci sono il salmone, i granchi, i gamberetti artici (li ho mangiati sempre nei panini e sono buonissimi), le aringhe e le balene, di cui ho provato un carpaccio che, però, ho trovato poco saporito. Usatissime anche le alghe, spesso usate come condimento.
Molto pregiato e tipico anche l’agnello (Lofotlam) e il formaggio ricavato dalle capre, ma non ho avuto occasione di assaggiarli.
Un’altra leccornia qui sono i cinnamon rolls e i waffle norvegesi che troverete ovunque e soprattutto nelle bakeri, un mix tra le nostre panetterie e caffetterie.
Esistono alternative vegetariane?
Questa è una domanda che mi hanno posto spesso su Instagram.
La risposta è nì. Quasi tutti i ristoranti o bar offrono piatti vegetariani, ma sappiate che sono abbastanza semplici, più simili ai nostri contorni che a veri e propri main course. La scelta migliore in questo caso sono le zuppe.
Per quanto ho potuto vedere i vegetariani troveranno sempre qualcosa da mangiare, ma sicuramente non ricorderanno le Lofoten per la varietà culinaria.
Duilia Aureli
Inserito il 19:14h, 27 GennaioMolto interessanti le informazioni sulle Lofoten . Non so se posso, vorrei chiederti un paio di cose. E’ possibile dalle Lofoten andare a Tromso e a Capo Nord con dei voli? Grazie se vorrai rispondermi. Saluti.
Federica
Inserito il 11:49h, 29 GennaioBuongiorno Duilia, certo che puoi chiedere!
Da Svolvær puoi raggiungere in aereo praticamente tutto il resto della Norvegia, quindi sia Trömso che Honningsvåg (l’aeroporto più vicino a Capo Nord), ma credo che l’unica compagnia disponibile sia Widerøe, che è la compagnia locale. Io l’ho usata per volare da Bodø e mi sono trovata benissimo.
Ornella
Inserito il 02:08h, 03 FebbraioBuonasera saprebbe dirmi se fare una mini crociera da Kirkenes a Tromso con il Postale è sufficente la carta d’identità -Grazie
Federica
Inserito il 17:52h, 03 FebbraioBuonasera Ornella, è un viaggio che non ho mai fatto quindi non sono particolarmente informata, ma a logica non credo sia necessario il passaporto perché viaggi lungo la costa norvegese quindi la carta di identità dovrebbe essere sufficiente. Ovviamente do per scontato che tu sia italiana: per gli stranieri di stati extra UE può essere diverso.
romina
Inserito il 10:20h, 13 SettembreCiao, grazie per il tuo resconto del viaggio: molto chiaro, utile ed interessante!
Vorrei chiederti una cosa: il postale dei fiorid da Tromso a Svolvaer piu o meno quanto tempo impiega?
Per la tua esperienza meglio usare il Postale ed affitare l auto alle Lofoten o affittare l auto a Tromso e scendere in auto alle Lofoten?
Grazieee
Federica
Inserito il 18:00h, 13 SettembreCiao Romina e grazie davvero per l’apprezzamento. 🙂
Ti premetto che non ho mai preso il postale e quindi non ho alcuna esperienza in merito. Ho però fatto una veloce verifica sul loro sito e mettendo una data a caso (ho inserito 26 settembre, ma verifica tu le tempistiche sulle date di tuo interesse) mi risulta che la partenza da Tromsø sia all’1.30 di notte e che arrivi a Svolvær alle 18.30. Il prezzo a persona senza cabina è 106€ e con cabina di 497€. Decisamente non lo prenderei in considerazione come mezzo di spostamento! Ha senso prenderlo se il tuo intento è di viaggiare sul postale, altrimenti no.
Tra l’altro, purtroppo io non l’ho percorsa, ma so che la strada che collega Tromsø a Svolvær è lunga, ma bellissima e solo quel tragitto può essere un vero e proprio itinerario di viaggio, quindi sicuramente opterei per il noleggio dell’auto.
In ogni caso buon viaggio e salutami la Norvegia!
Romina
Inserito il 18:04h, 13 SettembreGrazieeeeee sei stata davvero gentilissima e preziosa!!!!
Federica
Inserito il 16:34h, 15 SettembreFigurati, è un piacere!