Una settimana all’Isola del Giglio: consigli utili
ilConsigli per trascorrere una vacanza nella meravigliosa cornice dell’isola del Giglio, gioiello dell’arcipelago toscano, tra mare e passeggiate nella natura.
Siete mai stati all’isola del Giglio? Io non ancora ma durante il periodo estivo ne sento spesso parlare e fino ad ora sempre molto bene. L’idea che mi sono fatta di quest’isola è che sia una delle poche destinazioni italiane ad aver conservato un che di selvaggio e indomabile.
Di recente mi era balenata l’idea di trascorrere qui qualche giorno a fine settembre in occasione di un breve ritiro yoga ma poi impegni e doveri hanno avuto la meglio sul piacere e ho dovuto rinunciare.
Non essendo riuscita a saziare personalmente la mia curiosità ho chiesto un po’ giro e ho trovato un’amico che all’isola del Giglio ha recentemente trascorso una settimana e che ha accettato di raccontare qui la sua esperienza e darci qualche consiglio.
E sapete che vi dico? Io sono un tipo più da yoga che da trekking ma una vacanza relax qui la farei molto volentieri!
Leggiamo il suo racconto.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
Una settimana all’Isola del Giglio
La scorsa estate ho avuto modo di visitare una delle isole principali dell’Arcipelago Toscano, l’Isola del Giglio.
Non amando particolarmente la confusione ho preferito organizzare il mio soggiorno valutando in particolar modo la qualità delle acque e dei fondali marittimi per potermi dedicare allo snorkeling, attività che preferisco di gran lunga allo stare molte ore sdraiato sulla sabbia.
Nonostante non abbia dimensioni particolarmente rilevanti (l’Elba, ad esempio, è un’isola molto più grande del Giglio), sono rimasto per una settimana intera senza mai annoiarmi, grazie sicuramente alla compagnia degli amici di viaggio, ma soprattutto grazie alla straordinaria varietà ambientale, che ha permesso di suddividere il tempo tra lunghe giornate di mare in luoghi non affollati dal classico turismo estivo, ed interessanti escursioni (l’ideale per un gruppo di amanti del trekking).
Cosa posso raccontarvi della mia esperienza al Giglio? Ecco qui alcuni suggerimenti che spero possano tornarvi utili!
Come arrivare e dove alloggiare
Il viaggio per arrivare all’Isola del Giglio non prevede forme di trasporto differenti dal traghetto. Fortunatamente le due compagnie di navigazione disponibili, Toremar e Maregiglio (noi siamo arrivati con la prima) effettuano un buon numero di corse giornaliere, quindi non ci sono problematiche particolari per trovare posto e per arrivare all’orario che più preferiamo.
Nel periodo estivo l’affollamento di turisti è da ritenersi scontato, quindi per non dover aspettare o addirittura non trovare posto all’interno del traghetto, vi consiglio di prenotare online il biglietto.
La partenza avviene da Porto Santo Stefano, un paese molto caratteristico che abbiamo visitato velocemente prima di imbarcarci e che insieme a Porto Ercole rappresentano i due poli turistici del Promontorio dell’Argentario.
Appena arrivati la prima cosa che salta all’occhio è la bellezza di Giglio Porto, paesino dove attraccano navi, traghetti ed imbarcazioni; vi consiglio di farci un giro soprattutto la sera, dato che ci sono numerosi negozi ideali per lo shopping. Il paese è caratteristico perché le sue abitazioni sono tutte colorate e risaltano ancor più con l’illuminazione diurna durante i mesi estivi.
Il nostro principale obiettivo è stato ovviamente quello di andare subito a prendere possesso del posto che avevamo scelto per soggiornare.
L’opzione che è spesso preferita in questi casi è quella dell’hotel, soprattutto per non aver alcun pensiero nella pulizia o faccende di casa; noi invece abbiamo optato per una scelta differente, volevamo vivere l’atmosfera gigliese in toto ed abbiamo preferito un bell’appartamento in affitto, situato nei pressi della Baia del Campese, una delle spiagge principali dell’isola: un posto fantastico perché appena 100 metri separavano la porta di ingresso di casa dal mare!
La scelta di affittare un appartamento ci è sembrata la migliore anche per poter gestire il nostro spazio e tempo nel modo che ritenevamo più opportuno, cosa che in un albergo non è sempre possibile fare.
Per arrivare all’appartamento, una volta sbarcati, ci siamo recati subito da Ettore, il titolare dell’agenzia immobiliare del Giglio che abbiamo scelto, persona davvero amichevole e disponibile (ovviamente la nostra scelta è stata effettuata prima dell’arrivo, visitando il loro sito web, contattandoli attraverso l’apposito form e versando successivamente una caparra una volta accordatisi).
Come organizzare il vostro tempo all’Isola del Giglio
Ci troviamo in una delle isole più belle dell’Arcipelago Toscano, di conseguenza il mare la fa da padrone! Non è comunque necessario utilizzare un’auto per spostarsi da un punto all’altro, i mezzi pubblici sono sempre presenti e con un buon numero di corse; inoltre il bello dell’isola è quello di poterla girare anche a piedi, sfruttando la sentieristica che troverete ben segnalata con cartelli e pannelli.
Alcuni di questi sentieri li abbiamo utilizzati proprio per raggiungere alcune delle calette meno accessibili e non piene di turisti; è un ottimo modo per poter stare a contatto con la natura senza alcuna restrizione (ma ovviamente non vi consiglio di fare questi percorsi in estate durante gli orari più caldi, a meno che non abbiate con voi acqua, cappelli e buone calzature adatte per il trekking).
Tralasciando le spiagge più grandi e turistiche (Spiaggia del Campese e delle Cannelle), nelle quali siamo andati un paio di giornate, ma che non si discostano troppo da quello che potete trovare anche in altre zone costiere, vi segnalo alcune calette che siamo riusciti a raggiungere proprio tramite questi percorsi e che ci hanno affascinato molto.
La Spiaggia del Pertuso l’abbiamo raggiunta sfruttando il sentiero che parte dal Campese e in circa 15 minuti di camminata ci siamo ritrovati nei pressi di questa piccola caletta grande proprio come un pertugio (da questa espressione ne deriva il suo nome). Fondali e panorami sono veramente splendidi e si tratta di un luogo silenzioso nel quale non troverete alcun servizio, di conseguenza vi consiglio di andare muniti del necessario.
Il Faraglioncello è una spiaggia che si può raggiungere solo a piedi e con una mezz’ora di camminata. Il percorso potrà sembrarvi un po’ faticoso, ma credetemi che ne vale la pena. La spiaggia è riparata dal vento e proprio a due passi dalla riva potete notare la figura imponente del Faraglione, un grande sperone che sorge dal mare e che dà il nome a questa zona (Punta del Faraglione).
Un’altra cala interessante è senza dubbio quella di Sparavieri, non molto conosciuta ma davvero consigliata, costituita principalmente da un grande scoglio completamente liscio che va a finire a picco sul mare.
Per quanto riguarda i sentieri, non è necessario sfruttarli solo per raggiungere le spiagge, ma anche come mezzo per scoprire il lato più intimo e nascosto dell’Isola. Ci sono veramente tanti percorsi per chi è appassionato di trekking, di conseguenza vi segnalo solo alcuni dei principali che abbiamo deciso di percorrere durante la nostra vacanza.
Baia del Campese – Cala dell’Allume (segnalato con il numero 16): una volta arrivati scoprirete una caletta molto particolare, con i resti di una piccola miniera ancora ben visibili.
Giglio Castello – Punta di Capel Rosso (segnalato con il numero 28a): vi consiglio di non perdervi questo sentiero dato che qui troverete un percorso particolarmente lungo (circa 6km), ma che vi consentirà di scoprire come si deve la zona interna dell’isola. Inoltre l’arrivo a Capel Rosso, dove è situato il celebre faro a righe bianche e rosse, rappresenta un punto panoramico adatto per scattare delle belle foto.
Vaccarecce – Scopeto (segnalato con il numero 04): interessante perché da qui avrete modo di vedere uno dei fari presenti sull’isola, ossia il Faro delle Vaccarecce, ormai dismesso da anni e da poco interamente ristrutturato.
In ogni caso i percorsi sono davvero numerosi, quindi vi consigliamo di consultare una guida o siti specializzati che elencano tutti i sentieri presenti sull’isola.
Ovviamente non può mancare una visita ai piccoli e caratteristici paesi (ve lo consiglio soprattutto nella parte serale della giornata). Oltre a Giglio Porto è sicuramente il massimo poter fare una visita a Giglio Castello, un antico borgo medievale davvero ben conservato; passeggiando lungo i suoi vicoli stretti vi sembrerà di tornare indietro nel tempo!
La vista panoramica che si gode dalla cima del castello è un altro elemento da considerare ma in questo caso è meglio venire durante il giorno per poter scorgere gran parte della costa gigliese, oltre alle altre isole dell’Arcipelago Toscano.
gabriella
Inserito il 14:20h, 11 MaggioBuongiorno, notizie molto utili, grazie .
Federica
Inserito il 11:12h, 18 MaggioBuongiorno Gabriella! Grazie a lei, mi fa molto piacere 🙂
Giulia
Inserito il 20:14h, 23 MaggioCiao. Una domanda : è davvero possibile non portare l’auto? I sentieri trekking che tu descrivi come si raggiungono, direttamente dalle fermate dei pulman?
Grazie
Federica
Inserito il 11:13h, 25 MaggioCiao Giulia,
mi dispiace ma purtroppo, come ho scritto nell’introduzione, questo articolo non l’ho scritto io, quindi non ho esperienza diretta.
Mi spiace non poterti aiutare. 🙁