Dove dormire alle Lofoten: gli Eliassen Rorbuer

Dove dormire alle Lofoten: gli Eliassen Rorbuer

Affacciati sul Reinefjorden, gli Eliassen Rorbuer sono tra i resort più suggestivi delle Lofoten, il luogo ideale in cui soggiornare assaporando le magiche atmosfere dell’arcipelago norvegese.


La Norvegia è conosciuta per i suoi spettacolari scenari naturali e nell’arcipelago delle Lofoten ne incontrerete moltissimi. Uno tra i più amati e fotografati è quello di Hamnøy, un piccolo villaggio di pescatori composto da tanti cottage il cui colore rosso spicca tra il grigio e il verde delle montagne che spuntano dal mare.
Un luogo incantevole e incredibilmente suggestivo, tanto da essersi guadagnato la copertina della Lonely Planet Norvegia.

Vi piacerebbe trascorrere qualche notte in una di quelle pittoresche casette? Beh, la buona notizia è che è possibile farlo!
Questi cottage sono, infatti, parte degli Eliassen Rorbuer, una delle strutture ricettive più rinomate delle Lofoten e grazie al loro affaccio sul Reinefjorden, uno degli scenari più selvaggi e spettacolari dell’arcipelago norvegese, saranno anche il luogo ideale per un soggiorno speciale, ammirando le aurore boreali o il sole di mezzanotte.

Io ho trascorso qui una notte e l’immagine del sole che tramonta tra le nuvole dietro alle montagne che cingono il fiordo è uno dei ricordi più vividi che conservo di questo viaggio.
Se anche voi volete soggiornare agli Eliassen Rorbuer ecco il racconto della mia esperienza in questo posto magico.
Che ne dite: ho fatto bene a inserirlo tra i miei #bigliettidavisita?


*Questo articolo contiene dei link affiliati. Ciò significa che prenotando un servizio tramite uno di essi mi verrà riconosciuta una piccola percentuale che non inciderà sulla vostra tariffa, ma mi aiuterà a sostenere i costi del blog tenendolo libero dalle fastidiose pubblicità!

 

 

La storia di Hamnøy e degli Eliassen Rorbuer

La storia delle Lofoten è da sempre legata alla pesca, in particolare a quella del merluzzo che sin dall’antichità veniva essiccato per essere trasformato nello stoccafisso. I pescatori raggiungevano le coste dell’arcipelago durante i mesi invernali e soggiornavano nei tipici rorbuer che affittavano per l’intera stagione.
Hamnøy è uno dei tanti villaggi di pescatori presenti sulle isole e la sua storia si intreccia con quella di due famiglie, i Wulff-Nilsen e gli Eliassen, entrambe legate alla pesca e al commercio del pesce.
Furono loro a fondare il villaggio, costruendo i cottage destinati ai pescatori,  gli edifici di servizio legati alla lavorazione e allo stoccaggio del pesce e la Manor House, la lussuosa residenza padronale. Ma a determinare il florido sviluppo di Hamnøy fu la costruzione, nel 1953, di un molo che divenne il porto più sicuro delle Lofoten occidentali e ancora oggi esistente.

 

Soggiornare agli Eliassen Rorbuer

I rorbuer degli Eliassen Rorbuer sono ancora quelli dell’epoca, ma sono stati completamente ristrutturati e ammodernati per offrire agli ospiti un’esperienza autentica e al contempo confortevole.
Completamente in legno, sono arredati con elementi semplici e leggeri che creano un ambiente moderno e accogliente lasciando, però, come vera protagonista la struttura originale.
Gli interni sono ampi e spaziosi e conservano la suddivisione tipica dei rorbuer che prevedeva due zone distinte: una più piccola utilizzata per lo stoccaggio delle attrezzature da pesca, oggi adibita a ingresso e zona notte, e una parte più ampia in cui i pescatori mangiavano e dormivano, ora zona living.
Tutte le sistemazioni dispongono di una o due camere da letto, cucina attrezzata, soggiorno con zona pranzo e di un bagno con doccia.
Gli elementi che più di tutti catturano l’attenzione sono le grandi finestre a tutta parete da cui poter ammirare lo straordinario paesaggio circostante. Questa è la vera peculiarità degli Eliassen Rorbuer ed è ciò che li rende il luogo ideale per godere delle magiche aurore boreali e delle notti artiche, comodamente seduti in poltrona.

 

Quale rorbu scegliere agli Eliassen Rorbuer

Come dicevo, tutti i cottage sono stati elegantemente ristrutturati quindi, qualsiasi sia la vostra scelta, il vostro soggiorno sarà sicuramente molto piacevole. Il mio consiglio è, comunque, quello di prenotare una delle sistemazioni fronte mare perché sono quelle che valgono davvero il prezzo della struttura, un po’ più alto rispetto alla media.
Vi sarà molto utile la mappa presente sul sito degli Eliassen Rorbuer che riporto di seguito spiegandola brevemente.

I rorbuer sulla sinistra della mappa, vicini al ponte, sono i più fotografati (sono quelli che ho immortalato nella foto di copertina): cottage singoli costruiti direttamente sulla roccia e distanziati gli uni dagli altri, sono quelli dall’aspetto più tradizionale, hanno due camere da letto e godono di una vista magnifica sul ponte di Hamnøy e sul fiordo.
I rorbuer all’estrema destra del villaggio sono quelli in cui ho soggiornato io. Non sono sicura che questi cottage siano d’epoca perché sono costruzioni più grandi, suddivise in tre o quattro sistemazioni a schiera, disposte lungo un pontile in legno a picco sul mare. L’affaccio qui è a dir poco strepitoso, con la baia circondata dalle montagne che si tuffano nell’acqua. Non essendoci fonti luminose artificiali penso siano anche il posto migliore da cui osservare le aurore boreali.
Alle loro spalle c’è anche una seconda fila di rorbuer che, però, non gode dell’affaccio sull’acqua: costano un po’ meno, ma manca del tutto il panorama.
Nella zona più interna si trovano, invece, altri cottage più grandi adatti per famiglie o piccoli gruppi e gli edifici comuni come la reception e i parcheggi.

Verifica tariffe e disponibilità agli Eliassen Rorbuer!

 

L’esperienza di dormire agli Eliassen Rorbuer

E ora è giunto il momento di mostrarvi nel dettaglio la nostra sistemazione agli Eliassen Rorbuer.
Ho prenotato uno dei Waterfront Superior One-Bedroom Cottages, una soluzione incantevole anche se non priva di difetti.
Come accennavo sopra, si tratta di mini appartamenti per due persone ricavati dalla suddivisione di cottage più grandi costruiti sul mare.
Accanto all’ingresso si trova la camera da letto, decisamente piccola, dotata di un letto alla francese posizionato contro il muro e di un piccolo mobile per riporre qualche oggetto o abito.
La camera è carina, ma non comoda: la posizione del letto costringe chi dorme sul lato interno a dover scavalcare l’altra persona, mancano comodini su cui appoggiare almeno un libro o un bicchier d’acqua e le prese elettriche si trovano ai piedi del letto. Nulla di drammatico, però è giusto segnalarlo.
Lungo il corridoio si sviluppa la cucina, molto bella e direi ben attrezzata (uso il condizionale perchè ho fatto solo un caffè!), dotata di fornelli e frigorifero, bollitore elettrico, macchina del caffè, microonde, stoviglie e lavastoviglie.

Si arriva poi alla zona living, il pezzo forte del rorbu! Il salotto è ampio, c’è un tavolo con due sedie perfetto per una colazione o un pranzo veloce, un comodo divano e una poltrona dove si potrebbero trascorrere ore intere a guardare il panorama attraverso la finestra a tutta parete che prosegue sul soffitto. Ecco perché sono il posto perfetto per ammirare le aurore boreali!
Oltre la finestra c’è il pontile a picco sul mare che guarda sul Reinefjorden, sulle montagne e sul ponte di Hamnøy.
Devo dirlo: la bellezza e magnificenza di questa vista non può essere descritta a parole e, da sola, vale un viaggio in Norvegia.
Ma, c’è un ma: le finestre sono basculanti e non consentono di uscire direttamente dal salotto e, credetemi, è un vero peccato. Bisogna, infatti, uscire dalla porta di ingresso, girare attorno al rorbu passando davanti alle finestre dei vicini “di casa” che troverete sempre intenti a scattarsi foto e video (ovviamente l’ho fatto anche io!) e, infine, rientrare ricordandovi il codice di ingresso.
Lo so, sono dettagli, ma fanno la differenza.
Quasi dimenticavo: dall’aera living si accede al bagno, essenziale ma confortevole, con doccia, asciugacapelli e salviette. Buona anche la connessione il wi-fi.

L’elemento che ho più apprezzato è il contatto con la natura. Se vi capiterà di soggiornare agli Eliassen Rorbuer durante un acquazzone come è capitato a noi, preparatevi a sentire pioggia e grandine picchiettare insistentemente sui vetri, il rombo del vento squassare le pareti e le onde abbattersi con veemenza sul pontile. Rumoroso? Certamente, ma bellissimo. Sembrava di essere in barca!

 

I servizi offerti agli Eliassen Rorbuer

Gli Eliassen Rorbuer sono una delle strutture più rinomate delle Lofoten e offrono un buon livello di servizio.
Comodissimo il check-in che si svolge in totale autonomia. La reception si trova in uno degli edifici centrali del villaggio, ma è operativa solo in determinati orari, che in inverno si riducono ulteriormente. Al momento della prenotazione riceverete una mail con le istruzioni per fare il check-in online, il numero del vostro rorbu e il codice per aprire la porta senza bisogno di chiavi o card.
Per qualsiasi necessità c’è un numero sempre a disposizione, anche se ovviamente non è come avere una persona sempre presente alla reception.
Comodo anche il parcheggio, riservato e gratuito, proprio accanto ai rorbuer.

Gli Eliassen Rorbuer offrono anche un’app gratuita molto utile, che contiene numerose informazioni sulla struttura e sui suoi servizi, ma anche sulle Lofoten in generale, come gli orari di bus e traghetti e cose simili.
Tramite loro potrete anche prenotare attività, gite ed escursioni che vengono organizzate da partner esterni, ma ben collaudati.

Mangiare agli Eliassen Rorbuer

I servizi di ristorazione sono a mio parere la nota dolente degli Eliassen Rorbuer.
Iniziamo dalla colazione che… non c’è!
Ho soggiornato qui a marzo, mese di bassa stagione, ma nonostante ci fossero già molti ospiti nella struttura, in questo periodo dell’anno non offrono la colazione che, a quanto ho capito, è disponibile solo ad agosto e forse a luglio.
Considerando che ogni rorbu  è dotato di cucina può non essere un problema ma, se come me, non siete soliti fare la spesa è una bella scocciatura.

Per quanto riguarda la ristorazione vera e propria all’interno del villaggio si trova Gadus, un ristorante a disposizione degli ospiti e aperto anche a chi non soggiorna. Si tratta di un’attività separata rispetto all’hotel e credo anche di un’altra proprietà, ma non essendoci molte alternative nei paraggi è molto probabile che lo sfrutterete.
La sala è piccolina, l’ambiente è piacevole, informale ma accogliente e il personale sorridente e disponibile. La cucina proposta è italo-norvegese e io, qui, storco il naso.
Intendiamoci, non si mangia male, ma tutto ciò che è “italo” all’estero non mi convince.
Abbiamo mangiato degli ottimi ravioli allo stoccafisso, delle capesante con cetrioli, alghe fritte e pompelmo gradevoli anche se un po’ confuse nei sapori e un buon merluzzo fresco accompagnato da un contorno di pasta allo scoglio con pesto di basilico e fettine di bacon. Ora capite perché storco il naso?
Se volete un consiglio, prendete la macchina e raggiungete l’Anita Seafood che si trova nella vicina isola di Sakrisoy dove potrete mangiare i migliori Fish Burger del mondo!

 

A chi consiglio gli Eliassen Rorbuer

Gli Eliassen rorbuer sono una delle migliori strutture delle Lofoten e la loro posizione è così unica da compensare ogni piccolo difetto.
Se cercate comfort e lusso sfrenato non andateci, ma credo che nessuno venga alle Lofoten per questo.
È il posto perfetto per chi cerca atmosfere magiche e contatto con la natura, senza rinunciare alle comodità.
Lo consiglio in particolare agli amanti delle fotografia perché la vista sul fiordo è un soggetto fotografico perfetto e alle coppie, che potranno passare delle serate super romantiche semplicemente guardando fuori dalla finestra del rorbu.
Gli Eliassen Rorbuer sono anche un’ottima base di appoggio per visitare la parte meridionale dell’arcipelago e per raggiungere l’aeroporto di Leknes o il porto di Moskenes dove attraccano i traghetti provenienti da Bødo.


Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su Pinterest!

 


 

Nessun commento

Vuoi lasciare un commento?