Bretagna. Itinerario sulla Côte d’Emeraude: da Saint Malo a Mont Saint Michel
ilItinerario in auto sulla Côte d’Emeraude, partendo dalla città corsara di Saint Malo, passando per Saint Suliac, un pittoresco villaggio di pescatori affacciato sulla Rance, fino ad arrivare a Mont Saint Michel, in Normandia.
9 agosto – giorno 5
Ci aspetta un’altra giornata piena di meraviglie che non vediamo l’ora di iniziare!
Partiremo da Saint Malo e ci spingeremo fino al confine con la Normandia per visitare Mont Saint Michel, percorrendo la splendida Côte d’Emeraude.
Siete curiosi? Io non sto più nella pelle!
Ecco il nostro itinerario di oggi.
Ecco cosa troverai in questo articolo:
SAINT MALO
Antica città corsara e città natale di Chateaubriand, Saint Malo è una meta classica di un viaggio in Bretagna.
Il centro storico, circondato dalle alte mura che le conferiscono l’aspetto di una fortezza, è il suo cuore pulsante, pieno zeppo di hotel, locali e negozietti.
All’interno della cinta muraria è piacevole perdersi tra le strette strade su cui affacciano grandi ed eleganti palazzi dallo stile inconfondibile: alti e squadrati, costruiti con lineari blocchi di granito e tetti in ardesia su cui spiccano i tipici comignoli.
In realtà queste dimore dall’aspetto antico e un po’ austero sono state ricostruite a seguito dei bombardamenti del ‘44 che hanno quasi distrutto la città.
Ci sono diversi punti panoramici in cui vi consiglio di passare per poter apprezzarne la struttura e la pianta di Saint Malo:
- Entrando in città (dove si trovano i parcheggi) si ha una bella vista sulla Grande Porte, l’ingresso principale, e sul castello.
- Passeggiando sui bastioni avrete una magnifica visuale sui tetti e sul mare circostante.
- Varcata la Porte de Dinan, una lunghissima passerella si snoda sul mare da cui poterete ammirare la cinta muraria che circonda Sain Malo.
Credo però che la vista più spettacolare sia quella dal mare: noi non abbiamo avuto tempo ma deve essere molto bello fare un tour sulle isolette che spuntano dal mare di fronte alla città.
Sull’Île du Grand Bé è sepolto lo scrittore francese Chateaubriand, mentre su altri due spuntoni di roccia si trovano il Fort du Petit Bé e il Fort National, raggiungibili a piedi con la bassa marea oppure in battello.
Note pratiche: Saint Malo è una meta presa d’assalto dai turisti quindi se avete occasione di trascorrere qui la notte scegliete un hotel Intra Muros o rischierete di impiegare ore per cercare posto nei parcheggi esterni. Inoltre svegliatevi presto e sfruttate le prime ore del mattino per la visita della città prima che arrivino i pullman carichi di turisti.
Tempo di visita consigliato: almeno 1 giorno
LE ROCCE SCOLPITE DI ROTHÉNEUF
Uscendo da Saint Malo notiamo per caso le indicazioni per le Rocce Scolpite. Il nome mi incuriosisce così, dopo una rapida ricerca su Google, decidiamo di fare una deviazione dal nostro percorso per visitarle e si rivela una magnifica scoperta.
Nei pressi della località balneare di Rothéneuf si trova una scogliera a picco sul mare che grazie al lavoro dell’Abate Furè è stata trasformata in una vera e propria opera d’arte.
L’abate, a colpi di scalpello, ha infatti scolpito la pietra granitica della scogliera per dar forma a centinaia di figure dalle forme più disparate: volti umani, animali, soggetti religiosi e chi più ne ha più ne metta.
Non si sa esattamente cosa lo abbia spinto a realizzare questo immane lavoro, che durò circa una quindicina d’anni, ma il risultato è sorprendente.
Arrivando mi aspettavo di trovare delle statue invece la cosa sorprendente è che le figure sono più che altro degli alto rilievi nella roccia su cui si cammina.
Bisogna quindi passarci sopra per notarle e ad ogni passo si delineano figure sempre nuove.
L’incantevole panorama sulla Côte d’Emeraude che si gode dalla scogliera dona ulteriore fascino alla particolarissima opera d’arte.
Note pratiche: da Saint Malo, seguendo le indicazioni per le Rocce scolpite (circa 9km) si arriva a un gruppetto di case davanti a cui si può lasciare la macchina gratuitamente. Proseguite a piedi fino ad arrivare al ristorante Le Bénétin che offre una splendida terrazza sul mare. A pochi passi si trova un baracchino che funge da biglietteria (il prezzo del biglietto è di 2,5€ a persona); da lì, camminando sulla scogliera, vi troverete direttamente sull’opera d’arte.
Tempo di visita consigliato: almeno 1 ora
SAINT SULIAC
Riprendiamo la rotta verso Saint Suliac, a 10 km a sud di Saint Malo, un piccolo villaggio di pescatori che la guida non indica nemmeno.
Affacciato sulla Rance, il fiume che sfocia nel canale della Manica tra Dinard e Saint Malo formando un grande estuario, è un tipico borgo bretone caratterizzato da strade strette, dette “ruettes”, in cui a stento passano le macchine, organizzato attorno alla chiesa e al porto.
Le case rurali in granito, le finestre dalle persiane colorate e le reti da pesca appese sulle facciate conferiscono al villaggio un aspetto fiabesco che gli ha valso un posto nella classifica dei più bei villaggi di Francia.
Seguendo una ripida strada in discesa si giunge sul mare, in cui troviamo delle belle case abitate dai locali che pranzano nei cortili privati godendosi il panorama sulla Rance.
In questa zona non vediamo ristoranti o locali carini in cui mangiare e dall’acqua si alza un odore di cozze non proprio piacevole, quindi torniamo nel centro cittadino per prendere le nostre quotidiane galettes (i ristoranti infatti sono già chiusi essendo le 14.00)
Tempo di visita consigliato: almeno 1 ora
MONT SAINT MICHEL
Dopo una veloce sosta al nostro hotel di Dinan per lasciare i bagagli (non ci fidiamo a lasciarli incustoditi in macchina nel parcheggio del Mont) eccoci a Mont Saint Michele, la tappa più attesa dell’intera vacanza!
Io non sto più nella pelle: Mont Saint Michele è un dei posti che mi ponevo come obiettivo di vedere almeno una volta nella vita e finalmente manca poco per realizzare il mio sogno.
Arrivati al parcheggio lasciamo la macchina nel colossale parcheggio e ci dirigiamo verso la nuova passerella di circa 3 km che conduce al Monte. Si può percorrerla in calesse, in navetta o a piedi.
Optiamo per la terza opzione, con l’idea di fare una sorta di pellegrinaggio verso la meta tanta attesa.
Vedere il Monte che si avvicina sempre di più mi emoziona moltissimo e gli occhi si riempiono di meraviglia ad ogni passo.
Arriviamo all’ingresso del borgo alle 16.30 e, temendo di incontrare migliaia di turisti, facciamo di corsa la strada che conduce all’abbazia (l’ultimo ingresso è alle 18.00).
Il percorso è molto bello e meriterebbe una passeggiata con calma a caccia di scorci suggestivi tra le antiche case. Naturalmente qui il turismo la fa da padrone e le vecchie case sono state oggi trasformate in hotel, ristoranti e negozietti molto turistici. Bisogna quindi fare un piccolo sforzo per cercare di isolarsi dall’andirivieni di gente e immaginare l’atmosfera di un tempo.
Giunti sulla cima scopriamo con immenso stupore che non c’è coda per l’ingresso, solo 4 o 5 persone oltre a noi. È un miracolo considerando che Saint Michel è meta di milioni di turisti ogni anno e in agosto in particolar modo.
Una volta dentro inizia la visita dell’abbazia, il cui percorso si snoda tra la chiesa abbaziale, il coro, il chiostro circondato da un bel colonnato e con un affaccio incredibile sulla baia, il refettorio, fino a scendere nelle cripte sotterranee.
Abbiamo anche la fortuna di incontrare i monaci e le suore (che tuttora vivono nel monastero) raccolti in preghiera per i vespri.
Ma la vera sorpresa la troviamo sulla terrazza antistante la chiesa da cui si ha un panorama a 360° sulla baia che oggi è in secca.
Questo spettacolo ci toglie letteralmente il fiato. Non si può fare altro che fermarsi e contemplare ciò che si para davanti ai nostri occhi.
I guardiani ci riportano alla realtà e ci cacciano fuori perché devono chiudere l’abazia per prepararla per il tour notturno, che faremo anche noi!
Scendiamo quindi in paese ripercorrendo con più calma le stradine interne e ci fermiamo in un ristorante, turistico come tutti, in cui mangiamo poco ma benino, spendendo più del nostro abituale budget di 30€ a testa.
Il ristorante si affaccia sulle mura del borgo che percorriamo per tornare all’abazia.
Il sole comincia a tramontare e il monte getta la sua ombra sulla baia. Impossibile descrivere a parole un tale spettacolo.
Il tour notturno segue un percorso un po’ diverso da quello diurno e in più vengono utilizzate proiezioni e registrazioni audio per dare atmosfera, un po’ creepy a mio giudizio, e risalto ad alcuni aspetti architettonici che il buio celerebbe.
Torniamo sulla terrazza per goderci il tramonto sulla baia (alle 10 di sera!) e troviamo un paesaggio lunare, con la baia color acciaio su cui si riflettono gli ultimi raggi di sole.
La nostra visita si conclude verso mezzanotte; ci rimettiamo in macchina per raggiungere Dinan, dove trascorreremo la notte.
È stata una giornata piena di emozioni, direi una delle più belle della mia vita e sono ancora talmente agitata che fatico ad addormentarmi. A domani!
Tempo di visita consigliato: mezza giornata (o a piacimento anche la sera)
DOVE DORMIRE A DINAN
Dinan è un bellissimo borgo medievale, molto frequentato dai turisti e per questo con una buona scelta di strutture ricettive.
Noi abbiamo scelto l’Ibis Styles Dinan Centre Ville, un albergo centralissimo della catena AccorHotels che consente di accumulare punti per il Club Rewards.
Essendo iscritta al Club mi è capitato più volte di soggiornare in questi hotel che di solito sono molto carini nelle parti comuni mentre le camere lasciano molto a desiderare.
Qui a Dinan sono invece rimasta piacevolmente sorpresa dalla sistemazione.
La camera era spaziosa, dotata di un comodo letto alla francese, comodini, scrivania, tende oscuranti e soprattutto spazio sufficiente per aprire i bagagli.
L’arredamento è moderno ed essenziale, con alcuni dettagli decorativi che lo rendono molto accogliente, come le grandi foto di paesaggi e biciclette sopra la testata del letto e i colori dei comodini e delle tende.
Un’altro punto a favore è la magnifica vista sulla piazza principale di Dinan.
Bellissimo anche il bagno, molto ampio, rivestito con piastrelle nuovissime e una grande doccia.
La hall e la zona colazione sono davvero particolari, con arredi colorati, dal gusto un po’ industriale.
Compresa nella tariffa di 97€ a notte una ricca colazione a buffet con ottimi prodotti. Proprio per essere pignola l’unico neo che ho trovato è la conformazione un po’ angusta della sala che causa un po’ di coda al buffet.
L’hotel non ha un parcheggio privato ma proprio accanto all’ingresso ce n’è uno sotterraneo a pagamento davvero comodissimo.
Ero talmente stanca da dimenticarmi di fare le foto alla camera quindi prendo in prestito quelle ufficiali dell’hotel che sono assolutamente fedeli alla realtà.
Consigliatissimo!
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